La pastiera è anche un dolce dell’Epifania: origini e storia della tradizione
Nel menù del tuo locale stai pensando di inserire anche un tipico dolce dell’Epifania ma non sai quale?
La scelta è ampia perché la straordinaria cultura gastronomica italiana, oltre che alla stagionalità e alla territorialità, è molto legata anche alla tradizione e alle ricorrenze. Da nord a sud, infatti, sono tanti i dolci tipici per l’Epifania, ma ce n’è uno, che pur appartenendo alla tradizione campana, è amato ovunque, ovvero la pastiera napoletana.
Non tutti sanno però che la pastiera non è solo un dolce tipico di pasqua: un’antichissima tradizione vuole che la prima pastiera dell’anno debba essere mangiata proprio il giorno dell’Epifania.
Scopriamo di più sulle origini di questo dolce e su quale ricotta utilizzare per una pastiera perfetta!
Ecco come nasce la pastiera e perché è prepararla come dolce dell’Epifania
Le origini della pastiera sono un misto di storia, fede e mitologia: una storia degna della fervida creatività del popolo napoletano.
La leggenda attorno alla sua nascita narra che la Sirena Partenope, incantata dalle bellezze naturali di Napoli, avesse scelto come sua dimora le acque tra Posillipo e il Vesuvio, dalle quali emergeva ogni primavera per allietare le genti del luogo con canti d’amore. Il popolo napoletano decise di renderle omaggio con sette doni: la farina, simbolo di ricchezza; la ricotta, omaggio dei pastori; le uova, simbolo di fertilità; il grano cotto nel latte, simbolo della fusione di regno animale e vegetale; i fiori d’arancio, profumati come la terra campana; la cannella in rappresentanza dei popoli lontani; lo zucchero, dolce come il canto della sirena.
Partenope, felice per i doni ricevuti, si inabissò e li depose ai piedi degli Dei, i quali li mescolarono trasformandoli nella prima Pastiera.
Una storia più recente, invece, attribuisce le origini della dolce ad una suora benedettina del Convento napoletano di San Gregorio Armeno, che nel XVI secolo decise di creare un dolce che potesse unire insieme alcuni degli ingredienti più simbolici del periodo pasquale. In realtà, sebbene tutti conoscano la pastiera come un dolce tipico pasquale, secondo la tradizione campana la prima pastiera dell’anno andrebbe mangiata il 6 gennaio, giorno dell’Epifania.
Questo perché la prima Pasqua per la religione cristiana coincide con l’arrivo dei Re Magi. Nel calendario in questa giornata si festeggia quella che viene definita la “Pasqua Epifania” che vuol dire appunto la preannunciazione di Pasqua.
Dalla leggenda alla tradizione gastronomica: quale ricotta si usa per la vera pastiera napoletana?
Soprattutto in Campania, ogni famiglia e ogni pasticcere ha la propria ricetta della pastiera napoletana, ma, nonostante piccole varianti e segreti, gli ingredienti fondamentali sono rigorosamente gli stessi.
Tra i più importanti c’è senza dubbio la ricotta, che può essere sia di pecora che di mucca. La prima ha un sapore più deciso, ma è anche più grassa, mentre la ricotta vaccina è più delicata ma comunque gustosa, ed è per questo preferita da molti.
L’importante è usare solo ricotta fresca di caseificio, dal sapore naturale e genuino e prodotta seconde le antiche tradizioni casearie, come quella di Latteria Sorrentina.
Dove trovare la migliore ricotta per i dolci tradizionali dell’Epifania e non solo?
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