Ecco la differenza tra ricotta di pecora e capra e come si distinguono dalla vaccina
Regina indiscussa di pranzi e cene estive, permette di mettere in tavola piatti freddi, leggeri e gustosi, ma anche di impreziosire la pizza e altre specialità “4 stagioni”: stiamo parlando della ricotta, ingrediente immancabile in ogni cucina che si rispetti, per il suo sapore e la versatilità.
Come tutti ben sanno, esistono diversi tipi di ricotta in base alla tipologia di latte utilizzato.
In pochi però, conoscono la differenza tra ricotta di pecora e capra con quella vaccina, che è senz’altro la più comune e diffusa.
Andiamo a scoprirne di più!
Vaccina, di pecora e capra: quanti tipi di ricotta ci sono e come usarli in cucina?
Il termine stesso, dal latino “recotus”, ovvero “cotto due volte” indica come viene fatta la ricotta, tramite il riscaldamento del siero del latte residuo della lavorazione, che quindi ha già subito una prima cottura.
Per produrla poi, è possibile usare diversi tipi di latte e, quindi, ottenere le varianti, che sono:
- Ricotta vaccina. Prodotta con il latte di mucca, se è di puro siero (quindi non è stata addizionata da panna o latte), è considerata un prodotto magro: infatti, contiene mediamente più proteine di alto valore biologico, ma meno lipidi dei formaggi. È povera di calorie e facilmente digeribile, tutte caratteristiche che la rendono un alimento ideale anche se si sta cercando di tenere sotto controllo grassi e calorie.
- Ricotta di pecora. Prodotta con il latte di pecora, si presenta al palato con un sapore “rustico” e intenso, con forti note vegetali e di fieno, determinate da ciò che mangia l’animale, ma anche per dalla composizione più grassa del latte ovino.
- Ricotta di capra. Prodotta con il latte di capra, è la più difficile da trovare. Dal sapore deciso, ha un contenuto calorico e di lipidi leggermente superiore rispetto a quella vaccina ed è un ottimo alimento per chi pratica sport, perché comunque particolarmente leggera e digeribile.
Quindi qual è la differenza tra ricotta di pecora e capra? Essenzialmente il sapore, anche se in entrambe è caratterizzato dal tipico aroma “animale”.
Rispetto a quella vaccina, hanno caratteristiche nutrizionali e organolettiche peculiari, sensibilmente diverse: i globuli di grasso del latte di pecora e capra, infatti, sono più piccoli, e passano più facilmente nel siero del latte, dunque la ricotta di pecora e quella di capra, se fatte di solo siero, sono più grasse e più caloriche (ma anche più gustose) rispetto a quella fatta con il latte vaccino (di solo siero).
Inoltre, la ricotta di pecora esiste anche nella versione salata: quando viene lasciata raffreddare, viene cosparsa di sale grosso e rimane così a riposare per 30 giorni; in questo modo s’indurisce, perché il sale accelera il processo di disidratazione.
Per quanto riguarda l’uso in cucina, invece, c’è una differenza tra ricotta di mucca e pecora,ma anche di capra?
Per condire la pasta vanno bene tutti i tipi di ricotta, ma per i dolci non è così: per quelli tradizionali di alcune zone d’Italia, come ad esempio la pastiera napoletana, o i cannoli siciliani, è consigliabile la ricotta di pecora.
La miglior ricotta per dolci, dal sapore più delicato ed equilibrato, è quella vaccina, che è ideale per cheesecake e altri prodotti di pasticceria.
Quale ricotta usare per la pizza?
Sicuramente la ricotta vaccina, dal sapore più delicato.
Sono tanti i modi per usare la ricotta in pizzeria, dai più classici ai più fantasiosi ed originali. Una ricetta tipica napoletana è la pizza col cornicione ripieno di ricotta, ma è possibile spaziare preparando calzoni, pizza fritta e anche moltissimi dessert, ad esempio con fichi freschi e zucchero caramellato, per stupire i clienti.
Ecco dove trovare la ricotta di qualità
Ora che conosci bene la differenza tra ricotta di pecora e capra, e anche le caratteristiche di quella vaccina, corri sullo shop online di Latteria Sorrentina, dove troverai prodotti sempre freschi, come la ricotta di mucca e, molto a breve anche la ricotta di pecora.